ASSOCIAZIONE NATURISTA EMILIANO ROMAGNOLA

OPEN DAY NATURISTA!!

TUTTI GLI INTERVENTI DELLA GIORNATA e NON SOLO!!!

Avvicinarsi al Naturismo! Avviene per caso.... ma scopri te stesso!!!

Racconto di Simona Pea!


Ho scoperto il naturismo per caso, una estate di 9 anni fa quando mi sono recata in Croazia nel periodo delle vacanze estive  perché sapevo che in qualche spiaggia era permesso fare il bagno nudi. E invece mi sono ritrovata in un campeggio FKK senza sapere  nemmeno cosa volesse dire. La sigla FKK viene dal tedesco “Frei Körper Kultur” che significa “cultura del corpo libero”.

Tutti rigorosamente nudi! 24h su 24!!

Mi è bastata un'ora  per capire, sperimentare e realizzare che da quel momento in poi non avrei  più indossato un costume da bagno.

In seguito, cercando in rete,  ho trovato un gruppo naturista al quale mi sono legata e con il quale ho cominciato a frequentare il Ticino visto che purtroppo la mia città non ha il privilegio di avere il mare.

Da allora le mie vacanze sono organizzate esclusivamente in funzione del naturismo. Nuda mi fa stare bene. Mi fa sentire in pace. Mi fa sentire tutt'uno con la natura e in armonia con chi condivide il mio stesso pensiero.

Mi da forza e rafforza la mia autostima.

Frequento spiagge autorizzate e sono parte attiva per la promozione e la divulgazione del naturismo. Quello sano. Quello senza sesso esplicito (a casa sua ognuno fa quello che gli pare).

Perché voglio che padri e figli, nonni e nipoti possano stare insieme condividendo la stessa libertà senza spiacevoli incontri.

Ma bisogna provare per capire.

Naturismo e Nudismo Profili giuridici, open day Naturista del 21 Aprile 2024

DI  ELENA DISCEPOLI, AVVOCATO


Il codice penale afferma che si considerano osceni gli atti e gli oggetti che, secondo il comune sentimento, offendono il pudore.

Con un’importante sentenza del 2000, la Corte di Cassazione ha stabilito che il nudo integrale, se praticato in luoghi (ad esempio, spiagge) riservati o frequentati solamente o prevalentemente da chi condivide il naturismo, non costituisce reato,in quanto non offende la moralità o il pudore di chi osserva. Ovviamente, a patto che il nudo non sia accompagnato da atteggiamenti erotici di chi lo esibisce.

Nel 2012 la Corte di Cassazione è tornata sul tema punendo un bagnante che mostrava le sue parti intime in una spiaggia non riservata ai nudisti.

Il codice penale, oggi, prevede per l’art.527, 1° comma (atti osceni commessi con dolo, cioè commessi intenzionalmente) una pena che va da € 5.000,00 a € 30.000, ma per il 3° comma si prevede che chi con leggerezza,trascuratezza rispetto a quelle che sono le norme di convivenza sociale, non con la lucida volontà di porre in pericolo (o peggio ledere) il bene giuridico protetto dalla norma, cioè compostezza e riservatezza. Rispetto a chi, consapevolmente, compie atti osceni prevede una sanzione che parte da € 51,00 fino a € 309,00,esempio di fattispecie può essere quella di un signore che veniva sorpreso ad orinare in luogo pubblico all’interno del parcheggio di una discoteca in prossimità di una delle porte di emergenza, nonostante i bagni riservati al pubblico fossero correttamente funzionanti.

Mentre l’art. 726 del codice penale prevede che chi compie atti contrari alla pubblica decenza è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da cinquemila a diecimila euro.

Resta invece il reato (reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi) se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano.

Per quanto riguarda il topless la legalizzazione del topless c’è stata grazie a una storica sentenza della Corte di cassazione risalente al 18 novembre del 1978.

Prima, invece, stare al mare in topless poteva comportare la multa fino a 206 euro per “Atti contrari alla pubblica decenza” (previsto all’articolo 726 del Codice penale): “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da euro 10 a euro 206.”

Per quanto riguarda la pratica di abbronzarsi in topless, bisogna innanzitutto verificare se lo stabilimento balneare preveda specifici divieti, che devono essere ben visibili e motivati. Invece non ci dovrebbero essere ostacoli al topless sulle spiagge libere.

Eppure, in alcune circostanze residuali, stare in topless al mare potrebbe non essere legale fino al punto di rischiare una denuncia per “Atti osceni in luogo pubblico”, reato depenalizzato nel 2016 ma che può comportare la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro.

La Giurisprudenza (Corte di cassazione, sentenza n. 37395/2004) stabilisce che sono “atti osceni” tutti quei comportamenti con connotazione erotica e sessuale o che vogliono provocare reazioni emotive di turbamento e disagio in chi le osserva.

Quindi prendere il sole in topless non può essere considerato un comportamento contrario alla legge a meno che la semi-nudità non venga utilizzata per provocare desiderio sessuale altrui o turbare i minori.

Avv. Elena Discepoli

Psicologia del Nudo-Naturismo "L' IO PELLE", open day Naturista del 21 Aprile 2024

DI  DAVIDE MORETTI, PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA

 

La cute è il primo ed il più importante organo di senso, quello che ha maggior peso (20% del peso totale del corpo) e che riceve stimoli tattili, termici e dolorifici. La cute ha un ruolo decisivo nel mantenimento omeostatico dell’organismo: si può vivere da ciechi, sordi, privi dell’olfatto e del gusto, ma è impossibile sopravvivere alla privazione della pelle e alla perdita della funzione somatosensitiva (percezione tattile e del dolore)

Il mio breve intervento però si concentra su un altro aspetto della pelle: quello psicologico.

Ho pensato di trattare la pelle da un punto di vista psicologico, perché per noi nudo-naturisti la pelle è molto importante: attraverso essa noi proviamo grandi sensazioni di benessere e piacere, tanto che cerchiamo di esporre all’aria tutti i centimetri di pelle possibile e appena possibile, eliminando così qualunque indumento la costringa.

Perché dal punto di vista psicologico essa è così importante? Come affermava lo psicoanalista francese Anzieu, introducendo il concetto di IO-PELLE, ciò che ci fa sentire “noi stessi come qualcosa di diverso dagli altri”, ciò che separa “quello che è dentro di noi da quello che invece è fuori da noi” è proprio la pelle: essa non è solo un confine concreto e tangibile, ma è anche un confine psicologico perché CI FA SENTIRE E PERCEPIRE come un’unità DISTINTA ED INTEGRA   rispetto al resto del mondo. 

Se nel nostro sviluppo psichico-fisico avremo la fortuna di vivere un accudimento corporeo e un contatto materno positivo (pelle materna su pelle del figlio) oltre ad esperienze successive di riconoscimento e cura psichica/fisica da parte dell’”Altro significativo” (partner, familiari) , per Anzieu costruiremo le basi di un futuro psicologico sereno.  Non a caso esperienze di abbandono precoce o abusi sessuali, “ferite sulla propria pelle” ma anche quindi sul “proprio cervello/psiche”, potrebbero anche portare a depersonalizzazione o disturbi psicotici. Nell’area psicotica (cioè i disturbi psicopatologici che presentano talvolta distacco dalla realtà) spesso la persona percepisce la propria pelle come diffusa nello spazio circostante e non ha una percezione del proprio IO INTEGRO.

Concludo così, dicendo che noi naturisti dobbiamo tenere cara la nostra pelle e rispettare anche quella degli altri, perché “agendo” sulla pelle, abbiamo anche a che fare direttamente con la psiche nostra e degli altri.


Cristalloterapia, open day Naturista del 21 Aprile 2024

DI  TINA SANGIORGI


La terapia del piacere attraverso i trattamenti e le pratiche olistiche, la cura del proprio corpo nei suoi aspetti eterici e energetici rientrano nella filosofia del naturismo…

Ecco alcuni cenni sulla cristallo terapia che e’ un antica tecnica naturale non invasiva che utilizza pietre e cristalli per ripristinare l’equilibrio energetico della persona.

I Cristalli sono catalizzatori di energia e possono essere usati da soli o anche associati ad altre pratiche olistiche ottimizzando il risultato ( meditazione, yoga, massaggi, reiki, ecc..)

Una delle caratteristiche dei cristalli e’ la luce e i colori..

I cristalli sono spesso associati ai 7 Chakra e ogni chackra ha un cristallo base ma puo’ variare a seconda del lavoro che dobbiamo fare.

L’arte di curarsi con le pietre ha due modi con l’autoapplicazione cioe’ indossandoli o tenendoli vicino a contatto con il corpo o con sedute con un operatore.

Le pietre cambiano a seconda del momento in cui stiamo vivendo non esiste una pietra per la vita.

Dei cristalli e’ molto importante prendersene cura con la pulizia e la purificazione. 

Per scaricarli ci sono due modi o con acqua corrente o a contatto con la terra. 

Per purificarli si possono mettere sopra una drusa di ametista o con il sale.

Per ricaricarli si puo’ esporli alla luce del sole da 1 a 3 ore oppure esporli alla luna per una notte intera (luna crescente o piena) o con un trattamento Reiki.


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